Tipologia della Valle D'Ansiei
L'abitato di Auronzo di Cadore si estende oltre la diga di Santa Caterina sulla sponda a nord dell'omonimo lago . Si possono ammirare come sfondo molte montagne tra le quali spiccano le Tre Cime di Lavaredo, l'Aiarnola, il Tudaio, le Marmarole e la Croda dei Toni. La strada attraversa in tutta la sua lunghezza il paese dalla frazione di Villapiccola, Villagrande, Reane, Giralba arrivando fino a Palus San Marco per poi offrire un'orizzonte allargato nella frazione di Misurina a quota 1745 m.s.l.m.
Il Lago Di Santa Caterina
Il lago di Auronzo di Cadore, denominato di Santa Caterina dall'omonima chiesetta nei pressi della diga. Nel 1930, anno in cui iniziarono i lavori per la realizzazione dello sbarramento grazie alla Societa' Forze Idrauliche Alto Cadore inizio' la formazione del bacino lungo circa 2 km. Gli escavatori spostarono circa 55000 metri cubi di roccia per permettere la realizzazione del manufatto in calcestruzzo rivestito in pietra, alto 55 metri e di spessore variabile dai 35 metri della base ai 5,5 metri della sommita' . I lavori procedettero rapidamente e il 1 gennaio 1932 prese avvio il normale esercizio della Diga di Santa Caterina. Attorno all'antiquato edifico sorsero le abitazioni dei guardiani. Il bacino e' famoso per le gare di motonautica anche a livello Europeo e Mondiale disputate ogni anno nell'ultimo fine settimana di Agosto dagli anni '50 e per le gare nazionali di canoe tenute nei primi giorni di Luglio dalla meta' degli anni '80. In questo specchi d'acqua popolato dalla trota Marmorata e Salmonata si puo' praticare la pesca sportiva con il possesso del permesso.
Misurina
La frazione di Misurina, denominata anche "La perla delle dolomiti¨ conosciuta in tutto il mondo ed e' situata ad un'altitudine di circa 1755 m.s.l.m. Proprio ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Anche questa frazione ha un lago naturale profondo circa 5 metri e d'inverno ricoperto da uno strato di ghiaccio di circa 60 cm che permette di praticare i tornei di polo su ghiaccio. Percorrendo la strada che porta alle Tre Cime si incontra un altro bacino naturale denominato Lago D'Antorno, centro di pesca sportiva.
La Foresta Di Somadida
La riserva di Somadida si trova nei pressi di Palus San Marco circa a meta' strada tra il dentro del paese e Misurina si tratta di uno dei boschi piu' belli di tutto il patrimonio forestale Cadorino ed e' inalterato grazie ad un'opera di protezione ininterrotta per secoli. Attualmente esso appartiene al Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali mentre la gestione e manutenzione e' affidata all'Amministrazione delle Foreste Demaniali di Vittorio Veneto mentre la sorveglianza e' svolta dal personale del Corpo Forestale Dello Stato con sede a Palus San Marco. La sua storia risale a moltissimi anni fa quando nel 1463 il bosco fu donato dalla Magnifica Comunita' Cadorina alla Serenissima Repubblica di Venezia, al tempo della guerra contro i Turchi affinche la Serenissima ne traesse le alberature delle navi. In origine la foresta costeggiava tutta la sponda destra del fiume Ansiei fino a Misurina. Le antenne, che raggiungevano anche la lunghezza di 50 metri, venivano trasportate via terra fino a Perarolo per poi essere trasferite mediante zattere l'Arsenale di Venezia seguendo il fiume Piave. Al tempo dell'occupazione Napoleonica i tronchi venivano inviati, per necessita' della Marina Francese, all'Arsenale di Tolone. Nel 1866 quando in Veneto venne unito al nuovo regno d'Italia, il bosco passo' al patrimonio dello stato e nel 1870 venne dichiarato bene inalienabile. Oggi il bosco di Somadida misura 1620 ettari ed e' una "Riserva Demaniale Orientata" dal 1972. Un centro informativo, all'interno della foresta, aiuta a comprendere l'ambiente della riserva anche grazie a pannelli didattici e a reperti lignei, fossili e rocciosi.
Le Tre Cime Di Lavaredo
Sin dall'inizio della storia dell'alpinismo le Tre Cime sono state banco di prova e ambita meta per molti esperti rocciatori. Il primo alpinista a raggiungere la vetta della Cima Grande nel 1869 fu il viennese Paul Grohman. La prima ascensione alla Cima Ovest avvenne nel 1879 quando venne aperta la "Via Normale" mentre lo spigolo giallo venne conquistato nel 1881. Le grandi pareti nord resero leggendarie le grandi imprese dei primi scalatori. Dopo innumerevoli tentativi, Emilio Comici con i fratelli Dimai, riusci a farsi strada e salire sulla strapiombante Nord della Grande e di li a poco, con Zanutti e Mary Varale, l'avvincente Spigolo Giallo. Nel 1935 fu Riccardo Cassin, con Vittorio Ratti, passo' sulla inviolata e ancora piu' strapiombante Nord della Cima Ovest. Il culmine della notorieta' per un'impresa che porto' centinaia di spettatori alla base si ebbe nel 1959 quando gli svizzeri Schelbert e Weber, in competizione con gli Scoiattoli Bellodis e Franceschi, si contesero la precedenza e la paternita' di una via nella parte centrale della parete Nord sulla Ovest. Da quest'avventura ne fu tratto il film "I cavalieri delle vertigini".
Il Museo All'Aperto Di Monte Piana
Museo unico nel suo genere ha visto la sua realizzazione a partire dal 1977. La sua nascita parte da un'idea degli "Amici Delle Dolomiti" e dal Colonnello Austriaco Walter Schaumann che ha portato fino ai tempi nostri l'importante motivo del non dimenticare gli eventi terribili tra le Dolomiti. La Fondazione Monte Piana, a cui gli "Amici Delle Dolomiti" ha idealmente consegnato il museo nel 1981, cura ogni anno la manutenzione, la pulizia ed il recupero delle trincee, delle mura e dei camminamenti cercando di ricreare quando i soldati Presenti sul Monte Piana avevano fatto. Nel tempo il Museo Storico all'aperto del Monte Piana diventato sempre piu' noto meta di curiosi, appassionati e studiosi degli anni della Grande Guerra.
La Leggenda Del Gallo
La piu' classica leggenda del paese e' senza dubbio la Leggenda del Gallo. L'eta' del fatto risale ai primo del 1700. Essa e' consacrata in una cappella votiva del 1743 chiamata Chiesetta delle Grazie. Da secoli si trascinava una insanabile contesa tra Dobbiaco ed Auronzo per la definizione dei confini. Frequenti erano state le zuffe e alcune vittime tra le parti, numerose le perdite di bestiame. La situazione si faceva sempre piu' tesa. Un bel giorno i Podesta' dei due paesi decisero di troncare le liti ed affidarsi alla sorte. Ecco il patto. Due donne, una di Auronzo scortata da un gruppo di Doblacesi ed una di Dobbiaco scortata da un drappello di Auronzani, al cantar del gallo sarebbero partite dai rispettivi paesi, percorrendo la strada verso Misurina. La' ove si fossero incontrate si sarebbero fissati i confini. Cosi' fu fatto. Durante la notte della vigilia, la donna di Auronzo, circondata dalla scorta dei giovani di Dobbiaco attende il canto del gallo rinchiuso in una gabbietta sferruzzando una maglia per ingannare l'attesa. Nella noia dell'attesa i giovanotti di Dobbiaco, ad uno ad uno, si addormentarono e la donna colse l'occasione ed afferrato uno degli aghi con cui stava lavorando punse il gallo che canto' ben prima del levar del sole. Il cantar del gallo sveglio' la scorta la quale ordino' subito la partenza. Con questo vantaggio la donna Auronzana guadagno' piu' strada della donna di Dobbiaco ed i confini andarono a favore di Auronzo. L'incontro delle due donne avvenne infatti al Ponte Della Marogna ben oltre Misurina, quasi in fondo alla valle di Landro. Sul tetto della Chiesetta delle Grazie spicca una croce in ferro battuto con in cima la sagoma di un gallo con tre buchi nel ventre in ricordo dei tre colpi di spillo ricevuti quella notte. Il pittore Guido Pini volle ricordare l'epiodio con un affresco all'esterno della Palazzina dei Telefoni in via Roma.
La Stagione Invernale
Nella stagione invernale il paese offre molti passatempo. Le piste da sci del Monte Agudo, ad Auronzo, e del Col De Varda e della Loita, a Misurina, e le piste da fondo sempre a Palus San Marco e Misurina tutte con vari anelli di differenti distanze e difficolta' offrono la possibilita' di sciare a esperti e meno esperti. La possibilita' di provare l'ebrezza della guida su ghiaccio con le auto guidate dai migliori piloti internazionali, senza dimenticare la pista ghiacciata di Ice Kart. Nello stadio del ghiaccio coperto e' possibile praticare il pattinaggio libero ed e' usato durante tutto l'arco dell'inverno dai ragazzi che si allenano per le partite di Hockey, Pattinaggio Artistico, Broomball e Curling. Per gli amanti delle passeggiate in montagna si puo' partecipare ad un'escursione con le Ciaspe accompagnati dalle Guide Alpine locali oppure con le motoslitte immersi nello stupendo panorama delle Tre Cime Di Lavaredo.
La Stagione Estiva
Durante la stagione estiva si possono percorrere molti itinerari come ad esempio il giro del lago di Auronzo, il sentiero che porta dalla Grotta della Madonna di Lourdes, passando per Tarin fino ad arrivare a Reane che si trova a nord dell'abitato di Auronzo, la passeggiata dalla piazza di Reane fino al Capitello della Madonna che si trova sopra la chiesa Regina Pacis, oppure percorrendo la pista da sci si puo' raggiungere il rifugio Monte Agudo. Numerosi sono anche i sentieri percorribili con le mountain bike oppure praticando il Nordic Walking. Per chi volesse andare alla ricerca dei funghi la raccolta e' regolamentata secondo legge regionale ed e' subordinata dal possesso del tesserino con validita' giornaliera, settimanale, mensile o annuale rilasciato presso l'ufficio turistico.